Un giorno, mentre camminava lungo la via, Gesù parlò ai suoi discepoli e raccontò loro che cosa di lì a breve gli sarebbe successo: l’arresto, la passione, la morte e poi… la risurrezione (cfr Mc 9,30-37).
Raccontava loro che la vita non è sempre un tappeto di rose, ma spesso ci sono tante spine, tante difficoltà, tanti problemi, anzi a volte la vita presenta un conto troppo alto, che non meritiamo.
I discepoli non capirono quelle parole, avevano nel cuore sogni di gloria e di successo e i discorsi di Gesù di certo non andavano in quella direzione. Gesù parlava degli ultimi e loro pensavano ad essere i primi.
Di fronte a quelle parole vere, ma dure, si sentirono perduti e non avevano più il coraggio di rivolgere la parola a Gesù. Egli li interrogava e loro tacevano. Un silenzio assordante era sceso tra loro e Gesù.
È quello che succede, a volte, tra le persone, tra genitori e figli, tra moglie e marito, tra amici: cala il silenzio, un silenzio così pesante che fa star male nel cuore. Un silenzio che vuol dire che la relazione è finita, che non vogliamo avere più niente a che fare con quella persona.
Tante volte, nelle nostre famiglie si fa questa esperienza: non si parla più, non si comunica più, non ci si dice più niente, si vive come stranieri sotto lo stesso tetto.
Gesù ci vuole insegnare come superare questo silenzio. Di fronte al silenzio dei suoi discepoli, decise di fare lui il primo passo. Prese un bambino, lo pose in mezzo e disse loro: “Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato” (Mc 9,37).
Gesù ci insegna che, per recuperare una relazione che sembra finita, bisogna partire da piccoli gesti: un sorriso, una carezza, una gentilezza, una piccola sorpresa, una piccola attenzione. Gesti semplici ma fatti con il cuore.
Il bambino rappresenta appunto il valore delle piccole cose che possono servire a rompere il silenzio, per dar vita ad una relazione nuova.
Mettiamo al centro delle nostre relazioni in crisi le piccole cose e vedremo che il ghiaccio si scioglie, il silenzio si interrompe e rinasce la comunicazione, riprende il dialogo e le relazioni con le persone diventano più ricche, più belle e più feconde di prima.