Gesù pone ai discepoli una domanda: “La gente chi dice che io sia?” (Mc 8,27). Fa questa domanda solo per dare ai discepoli il tempo per pensare alla loro “risposta personale”. Infatti è lì che Gesù vuole portare i discepoli ed anche noi: ogni giorno, con la nostra vita, dare la risposta alla domanda: “Chi è Gesù per me?”.
Non è una risposta che possiamo trovare nei libri o guardando la televisione e neppure navigando su Internet. Solo sfogliando, guardando e leggendo la nostra vita personale possiamo trovarla, perché solo la nostra vita non inganna nella risposta, non la copia da altri, ma esprime esattamente ciò che abbiamo nel cuore.
Quando una mamma chiede a suo figlio: «Chi sono io?», il bambino subito risponde «la mia mamma» perché sperimenta in ogni momento la tenerezza e l’amore materno. Se lo desideriamo veramente, anche noi possiamo sperimentare l’amore di Gesù per noi: quando ci fidiamo di lui, non a parole ma sempre, nei piccoli e grandi avvenimenti, lieti o tristi della nostra vita.
Allora arriverà spontanea la risposta: Gesù per me è amore che mi salva, che mi dona gioia, che riempie la mia giornata.