In questi giorni, dai missionari carmelitani in India, è arrivata la notizia che, in quel paese, è aumentata la richiesta di Bibbie e in particolare di Vangeli. Sia le persone istruite, sia la gente dei villaggi, desiderano procurarsi una copia della Sacra Scrittura per poter conoscere meglio Gesù e il suo insegnamento.
Se pensiamo che in India i cristiani, appena il 2% della popolazione, sono oggetto di continue violenze ed abusi, con la forza vengono costretti a convertirsi all’induismo e spesso vengono anche uccisi per la loro fede, questa notizia ci deve far molto riflettere.
Di fronte alle persecuzioni questi cristiani dell’India, invece di cedere, chiedono il Vangelo, per trovare, nella Parola di Dio, la risposta ai soprusi che ricevono ma, soprattutto, per avere la forza di amare e perdonare i loro nemici e di continuare ad essere cristiani, nonostante le persecuzioni.
E noi, che siamo facilitati in tante cose, che un Vangelo in casa ce l’abbiamo e abbiamo la possibilità di ascoltarlo tutte le domeniche, che uso ne facciamo di questo dono? Riusciamo a metterlo in pratica? Siamo capaci di amare tutti, di non giudicare nessuno, di costruire non muri ma ponti? Siamo capaci di ragionare secondo la logica del Vangelo?
Il Vangelo ci propone un amore senza sé e senza ma, un amore senza confini, un amore senza frontiere e senza muri. Un amore che non si limita a non fare ma che deve costruire. Essere cristiani, oggi, significa mettersi su questa strada: amare.
Come questi nostri fratelli lontani, anche noi, che desideriamo vivere bene le nostre giornate, riscopriamo il gusto di ascoltare e meditare il Vangelo. Alla scuola della Parola di Dio possiamo imparare come vivere nell’amore, nell’amicizia, nella gioia. La Parola di Dio, se l’ascoltiamo, ci rende felici.