La Parola di Dio, attraverso la voce del profeta Ezechiele, ci chiama ad essere sentinelle (Ez 33,1-9). La sentinella è una persona che veglia per il bene di tutti, da come si comporta ne va della vita delle persone che è chiamata a custodire.
Se una sentinella si distrae o si addormenta, non è pronta a mettere in guardia gli altri dal pericolo che sta arrivando; se invece veglia ed è attenta, si accorge dell’arrivo del nemico e può dare l’allarme, salvando tutti gli altri.
Le sentinelle siamo noi che, ascoltando la Parola di Dio, possiamo trovare la via del bene, indicandola anche agli altri, senza andare in giro a parlare o a gridare, ma soltanto con la nostra vita.
Siamo delle sentinelle con la nostra testimonianza: senza fare rumore, con le piccole azioni di ogni giorno, possiamo far riscoprire agli altri i valori essenziali della vita, perché lo sguardo non sia rivolto solo alle cose materiali, ma soprattutto al Signore e alla sua bontà verso di noi.
La nostra città, il nostro quartiere corrono seri rischi, ma i nemici non sono i barbari e nemmeno i poveri migranti. I nemici stanno in mezzo a noi e vogliono rubarci la pace, la salute, la gioia, l’armonia, la felicità.
Essere sentinelle vuol dire scoprire, vedere, sottolineare, annunciare a tutti il bene che c’è nel nostro quartiere: tante brave persone, tante famiglie perbene, tanti cristiani autentici, tante persone oneste, che vivono bene.
Parlar bene del Borgo S.Antonio abate e dire a tutti che c’è tanto bene attorno a noi. Apriamo gli occhi, cerchiamo di vederlo, di scoprirlo e di metterci insieme perché diventi un’onda che lava, che risana, che dà vita e ristora tutto il quartiere.