Il Signore vuole cambiare il nostro cuore, troppo spesso duro come una pietra, e vuole trasformarlo in un cuore di carne, un cuore capace di amare. Il tempo di Quaresima è il momento favorevole per aprire il cuore alla grazia di Dio e dare nuovo slancio alla nostra vita di fede, realizzando quel cambiamento interiore sempre necessario.
Tre sono le parole che ci accompagnano in questo tempo di grazia: preghiera, elemosina e digiuno. Tre dimensioni della vita di fede, che ci aiutano a realizzare in noi il cambiamento, solo se riusciamo a dargli il giusto significato.
Troppo spesso, infatti, la vita cristiana è vista come un cammino fatto di divieti, una vita scritta con il “meno” davanti. Sembra, infatti, che tutto si risolva nel “non fare”, fino ad arrivare alla conclusione che l’importante è non fare niente di male.
Ma questo, in fondo, non è che il punto di partenza: perché la vera vita cristiana ha sempre un “più” davanti. Il nostro cuore di carne non è chiamato ad essere semplicemente un cuore che non odia, ma soprattutto un cuore che, in tutte le circostanze della vita, è sempre pronto ad amare.
L’elemosina, vista in senso positivo, non è più il privarsi di qualcosa, ma la capacità di saper condividere, con gli altri, i tanti doni che abbiamo ricevuto dal Signore e per i quali siamo chiamati sempre a ringraziarlo, consapevoli che tutta la nostra vita è un dono.
La preghiera non è più un dovere da assolvere, ma diventa la strada da percorrere per vivere una relazione più intensa e più bella con il Signore e, di conseguenza, con le altre persone.
Il digiuno non è rinunciare a qualcosa, ma è il mezzo che ci aiuta ad essere liberi nel cuore, liberi da tante cose che pensiamo siano importanti, ma in realtà sono come delle camicie di forza che ci mettiamo addosso e ci impediscono di camminare liberi e splendenti.
Qual è il tesoro della nostra vita? A cosa siamo molto legati? Spesso quelli che pensiamo essere i tesori della nostra vita, sono degli idoli dei quali siamo schiavi. L’unico vero tesoro è l’amore che Gesù ci dà: digiunare vuol dire mettere Dio al primo posto e subito dopo gli altri, con i quali condividere l’amore che il Signore ci dona.
Ed ecco allora che anche la Quaresima non è semplicemente un cammino di divieti, ma diventa una strada di impegno che tutti possiamo percorrere.