La vita di Gesù, secondo il racconto fatto dai Vangeli, è trascorsa per circa trent’anni in silenzio. Un silenzio che non è stato mutismo e scontrosità, ma ascolto della vita quotidiana. Per portare a tutti la Parola d’amore del Padre, Gesù ha avuto bisogno di vivere la vita ordinaria della famiglia, del lavoro, delle relazioni con le persone.
Per trent’anni ha predicato, in silenzio, il valore della incarnazione, della solidarietà, della condivisione; si è immerso nella vita ordinaria, insegnandoci il grande valore della quotidianità. Solo negli ultimi tre anni, protagonista della sua vita non è stato più il silenzio ma la Parola.
Proviamo a pensare quanto tempo nella nostra giornata parliamo, con gli altri e con noi stessi, e quanto tempo, invece, dedichiamo al silenzio, che non vuol dire restare a bocca chiusa ma lasciare spazio alla meditazione, alla riflessione, alla preghiera.
Gesù ci insegna a dedicare più tempo al silenzio, per ascoltare, guardare, riflettere. Dobbiamo dedicare tempo soprattutto ad ascoltare la sua Parola, solo allora potremo parlare con gli altri e dalla nostra bocca non usciranno più parole di inciuci ma parole di amore, di amicizia, di solidarietà.