Settembre tempo di ripresa delle attività. Ci lasciamo alle spalle le vacanze estive e ritorniamo ai nostri impegni di lavoro, di studio, di sport, ma anche ai nostri impegni di vita cristiana.
Ci ritroviamo insieme, per riprendere con maggiore assiduità la partecipazione alla celebrazione eucaristica domenicale e per riprendere anche il cammino di catechesi.
La Parola di Dio ci viene incontro con quest’immagine di Gesù in cammino, ormai deciso a raggiungere Gerusalemme, per dare compimento alla missione che il Padre gli aveva affidato: donare tutto il suo amore per la nostra salvezza.
Durante questo cammino, tante persone Lo seguivano. Egli guardandole in faccia, sentì il bisogno di far capire loro che per seguirlo non bisogna farsi prendere da facili entusiasmi.
Ecco, allora, che usò l’esempio della torre: chi vuole realizzare un progetto, come ad esempio costruire una torre, deve valutare se ha i mezzi per portarla a compimento, altrimenti spreca soltanto tempo ed energie (cfr. Lc 14,25-33).
Quante persone dicono di voler cambiare vita, di voler migliorare e questo impegno dura al massimo ventiquattr’ore ma dopo, per un motivo o per l’altro, lasciano perdere.
Nel cammino della vita cristiana bisogna avere coerenza e costanza. Non si può partire sparati e poi fermarsi o tornare indietro. Occorre, invece, compiere, ogni giorno, dei piccoli passi, per andare sempre avanti, nella direzione che il Signore ci indica.
La Parola di Dio ci invita ad essere persone sagge: se prendiamo un impegno, bisogna avere la forza, la costanza, la buona volontà di portarlo avanti fino al termine.
Anche il catechismo è un impegno, che ci prendiamo tutti, parroco, catechisti, ragazzi, genitori. Un impegno che costa fatica e anche qualche rinuncia, perché se ci impegniamo in troppe cose non giungiamo a niente.
Se desideriamo raggiungere la meta della Prima Comunione o della Cresima, occorre camminare decisi verso questa direzione, con costanza e perseveranza, vincendo tutte le resistenze. Siamo chiamati tutti ad impegnarci, affinché il progetto di comunione con il Signore si possa realizzare.
Misuriamo le nostre forze ed energie. Calcoliamo bene il tempo necessario per compiere questo cammino e lasciamo da parte quelle attività, quegli impegni che ci rubano tempo e non ci aiutano a realizzare il nostro progetto.
Questo vale per i percorsi di catechesi, come anche per tutta la nostra vita cristiana. La meta è l’amore infinito del Padre. Camminiamo senza stancarci e se ogni tanto ci rendiamo conto che qualche inutile fardello ci impedisce di camminare spediti, con coraggio liberiamocene, perché raggiungere la nostra felicità è più importante di qualsiasi altra gioia passeggera.
Buona ripresa del cammino a tutti!