Il Profeta Ezechiele, nell’Antico Testamento, usa l’immagine del pastore, per parlare della cura e delle attenzioni che Dio ha per il suo popolo (cfr. Ez 34,11-17). Come il pastore, Dio cerca le sue pecore, le passa in rassegna, fascia le loro ferite, le conduce al pascolo e le fa riposare.
Il punto più alto di questa esperienza è Gesù. È Lui il Buon Pastore, che ha cura di tutti noi e ci viene a cercare per le strade sperdute di questo mondo, attraverso le nostre crisi, i nostri abbandoni, i nostri peccati. È Lui, il Buon Pastore, che ci viene a cercare in ogni istante della nostra vita, mentre cerchiamo la pace, la verità, mentre cerchiamo il vero bene.
Gesù ci raduna, facendo attenzione che non manchi nessuno. Ci conduce dove possiamo avere ogni bene spirituale per la nostra vita. Lui, il Buon Pastore, è venuto a dar da mangiare e da bere, a vestire, a sanare, non solo nel corpo, ma soprattutto nell’anima, nell’interiorità della nostra vita. È venuto a darci fiducia, amore, perdono.
Per questo Gesù è il Re dell’universo, perché si mette a servizio di tutta l’umanità, anche di coloro che non l’hanno conosciuto o di coloro che si oppongono a Lui. Tutti siamo figli del Padre suo e per tutti ha preparato una strada, per condurci nel suo Regno.
Gesù è il nostro Re, non perché domina, perché si fa servire, ma perché si è messo a nostro servizio: perdonandoci, amandoci, abbracciandoci, consolandoci. È il Re, perché dà tutto se stesso per ciascuno di noi.
Gesù ha voluto continuare la sua presenza e la sua azione in mezzo agli uomini attraverso la Chiesa, attraverso i cristiani, attraverso di noi. Nel nostro piccolo ambiente, dove viviamo tutti i giorni, siamo Chiesa e lì dobbiamo comportarci come il Buon Pastore.
Ecco perché Gesù, nel giorno del giudizio, chiamerà a sé tutti coloro che non hanno girato le spalle di fronte alle necessità del loro prossimo, ma hanno saputo compiere piccoli gesti di amore (cfr. Mt 25,31-46).
Se vogliamo regnare con Cristo, siamo chiamati a compiere questi piccoli gesti di carità, alla portata di tutti. Non chiudiamoci nel nostro egoismo, ma apriamo le braccia per accogliere tutti e a tutti donare un sorso dell’amore di Dio.