In questo tempo di Quaresima ritorna spesso l’invito della Parola di Dio alla conversione.
Convertirsi significa non scaricare addosso agli altri le responsabilità, ma assumersi ciascuno le proprie, quelle piccole quotidiane e anche quelle più grandi che riguardano la nostra vita sociale.
Tendiamo tutti a trovare una colpa negli altri per sentirci a posto noi. Questo gioco a scarica barile non va bene: tutti siamo responsabili, tutti dobbiamo cercare di comportarci bene. Non colpevolizzare gli altri è il primo gesto di amore verso di loro.
Convertirsi significa imitare Gesù, che ama tutti e ci insegna che la virtù più importante che dobbiamo avere l’uno verso l’altro è la pazienza. Gesù nei nostri confronti ha pazienza, perché crede in noi, conosce le nostre potenzialità e i doni che ci ha dato, sa le cose belle che siamo capaci di fare e che tante volte, per pigrizia o per cattiveria, non facciamo (cfr Lc 13,6-9).
L’atteggiamento della pazienza nasce dalla fiducia nelle proprie forze, ma anche dalla fiducia nella grazia di Dio. Avere pazienza con noi stessi e con gli altri, non significa stare con le mani in mano e rimandare sempre, ma saper attendere. La vita è un’avventura da vivere giorno per giorno, la vita è come una miniera dove si scava e si trovano tanti tesori preziosi, basta solo avere pazienza.
Convertirsi significa fidarsi degli altri e non mormorare contro di loro. Tante mormorazioni e divisioni dipendono dal pretendere che gli altri abbiano i nostri tempi, che portino frutto come piace a noi e non come sono capaci di fare.
Quanti genitori, ad esempio, vorrebbero che i loro figli fossero già maturi invece di lasciarli crescere lentamente, e accettando anche degli errori. Cari genitori abbiate pazienza, i vostri figli porteranno frutti e frutti meravigliosi, ma forse non quelli che desiderate voi.
Convertirsi significa fidarci di Dio perché conosce la nostra vita, la nostra storia, i nostri problemi e le nostre difficoltà. Dio conosce le nostre sofferenze, se ne fa carico e ha deciso di liberarci: fidiamoci di Lui perché ha a cuore la nostra sorte e la nostra conversione.