Il popolo di Israele, nel corso della sua storia, si è andato interrogando sul perché di tante divisioni tra i popoli e di tante guerre. Da questa riflessione è nato il racconto della Torre di Babele (Gn 11,1-9): che è stato il tentativo di dare una risposta a questo interrogativo, valido ancora oggi.
Anche oggi il mondo è una Torre di Babele: quante divisioni avvengono tra le nazioni, all’interno delle nazioni, nelle nostre città ed anche nelle nostre stesse famiglie.
La Parola di Dio ci aiuta a comprendere che, quando l’uomo cerca di fare unità attorno a dei progetti umani, a degli interessi economici, è destinato a fallire, perché questi progetti, questi interessi creano soltanto barriere e contrasti.
Se vogliamo costruire un’unità, un’unica famiglia dobbiamo cercare di mettere Dio al primo posto. Fare unità non attorno a degli interessi egoistici ma intorno agli interessi di pace, di bellezza, di giustizia, di fraternità.
Questa unità possiamo costruirla solo grazie all’aiuto dello Spirito Santo che vuole farci sentire tutti fratelli. Lo Spirito Santo è Amore che unisce. Ha trasformato i discepoli, spaventati, delusi e divisi tra loro e li ha fatti diventare un cuor solo e un’anima sola.
Così vuole trasformare anche il nostro stare insieme, nell’unica famiglia dei credenti in Dio, che con coraggio sanno portare al mondo l’annuncio di pace, che viene da Cristo Risorto. Lo Spirito Santo crea unione ma non vuole renderci identici gli uni agli altri.
Con il Suo aiuto, impariamo ad essere uniti nella diversità, rispettando i doni che Dio a fatto a ciascuno di noi, perché non siano di ostacolo al nostro stare insieme ma siano una ricchezza per il bene di tutti.
figlia amata dal padre perché l’amore è dono che viene dall’alto, infatti se cio che conta è amare essere amati non è gran cosa e questo è il segreto della vita in Dio.