Sulla nostra Comunità Parrocchiale è sceso il silenzio. La notizia dell’improvvisa scomparsa di Don Roberto, ha colto tutti di sorpresa, lasciandoci senza parole. Attoniti e sconcertati, siamo come immersi in una notte, in attesa che sorga l’alba di un giorno nuovo.
Nel suo primo giorno nella nostra Parrocchia, quel 2 agosto del 2009, Don Roberto, nella sua prima omelia, disse che lui era come chi sale su di un pullman per fare un tratto di strada insieme. La sua vita di missionario gli donava la consapevolezza che, ogni impegno pastorale, era sempre una tappa intermedia del suo viaggio verso la Casa del Padre.
Sapeva bene che, un giorno o l’altro, sarebbe sceso dal pullman di S.Anna a Capuana per intraprendere un nuovo viaggio, ma molto probabilmente non si aspettava neanche lui che sarebbe stato il viaggio verso il Cielo.
Il cuore della sua eredità spirituale possono essere quelle tre parole, sulle quali abbiamo costruito il nostro cammino pastorale e, soprattutto, il cammino di catechesi per i ragazzi: Grazie, Scusa, Mi fido di Te.
Quante volte le abbiamo ripetute! Quante volte ce le siamo ripetute! Nelle nostre orecchie risuonano ancora i grazie che ci siamo detti per i piccoli gesti del quotidiano; le parole di scusa scambiate tutte le volte in cui la stanchezza e le tensioni hanno preso il sopravvento; le parole di stima e di fiducia che noi avevamo per lui e che lui aveva per noi.
Oggi, queste tre parole abitano il cuore di tutti noi e ci spingono a dire grazie al Signore per il dono della presenza di Don Roberto nella nostra Comunità parrocchiale e nella vita di ciascuno di noi!
A chiedere scusa al Signore per tutte le volte in cui non lo abbiamo capito, non gli siamo stati sufficientemente vicini, troppo spesso ripiegati sulle nostre difficoltà, per le quali aveva sempre una parola di bene.
A rinnovare la nostra fiducia nel Signore, che porterà a compimento l’opera che in noi ha iniziato, ricolmandoci delle meraviglie del suo Amore.
Certo, niente sarà più come prima: Don Roberto era unico ed era una manifestazione unica e irripetibile della grazia di Dio per ciascuno di noi.
Oggi, ascoltando le confidenze di tanti, mi rendo conto di quanto ognuno di noi ha ricevuto attraverso di lui. Ognuno custodisce un ricordo, un insegnamento, una parola di bene.
Al di là della tristezza, che ci stringe il cuore, c’è in tutti noi la consapevolezza che la sua presenza nella nostra vita non ci ha lasciati come ci ha trovati e tutto questo è solo opera del Signore e delle grandi cose che in noi ha compiuto.
In molti resteranno segni indelebili di questo raggio di sole, che ha illuminato questi undici anni di vita della nostra Comunità Parrocchiale.
Un raggio di sole che è, semplicemente, il segno dell’Amore di Dio, di cui lui è stato testimone instancabile, con la sua costante presenza non solo in chiesa, ma soprattutto per le strade del Borgo.
Tutti chiamava per nome. Per tutti un saluto, una stretta di mano, un sorriso, talvolta anche un rimprovero.
Spesso ripeteva che le porte della Chiesa devono restare aperte perché, se le persone non possono entrare dentro per il loro molto da fare, possono sempre mandare dentro un saluto, una preghiera; quelle porte aperte dalle quali può sempre uscire Gesù per incontrarli.
Ho sempre pensato che, quando Don Roberto celebrava messa, non metteva mai il pilota automatico, ma era sempre in costante dialogo con l’assemblea.
Questo avveniva, soprattutto, in quella che lui definiva la pastorale dei funerali. Entrava in punta di piedi nel dolore di chi piangeva la perdita di una persona cara, per aiutarli ad alzare lo sguardo verso la luce della resurrezione.
Certo, questi undici anni non sono stati sempre facili, soprattutto all’inizio: quante incomprensioni, quante difficoltà, molte persone sono andate via troppo presto, per poter comprendere quali doni il Signore voleva farci attraverso la sua presenza.
I tanti che sono rimasti, hanno avuto la grazia di comprendere che i sogni di Dio sono sempre molto più grandi dei nostri desideri.
La strada che abbiamo percorso insieme è stata bella ma fatta, anche, di tante salite, a volte tortuose. Salite faticose, che ci hanno aiutato a comprendere quanto sia importante, per procedere spediti, saper guardare sempre avanti.
Quante volte Don Roberto ci ha ripetuto che “il si è fatto sempre così” non ci conduce da nessuna parte. Non si tratta di rinnegare il passato, ma di aprirsi fiduciosi a nuove prospettive, al nuovo che il Dio delle sorprese prepara per noi.
Oggi, lasciamo risuonare nei nostri cuori le parole che lui stesso un giorno ci ha detto: Gesù è sempre qualcosa dell’oggi, di nuovo, di vivente, di novità. Egli ci mette sempre in un atteggiamento di scoperta, di ricerca. Come Pietro, chiediamoci anche noi: Che cosa vuole Gesù, oggi, per la nostra vita? Ieri ci ha chiesto qualcosa, ma oggi ci chiede qualcosa di nuovo…
Oggi, siamo chiamati a custodire come tesoro prezioso il bene che il Signore ha donato alle nostre vite attraverso Don Roberto, ma siamo chiamati anche a far fruttificare i semi di bene che le sue parole e la sua testimonianza hanno seminato nei nostri cuori.
Siamo chiamati a diventare non pozze d’acqua stagnanti, che avendo ricevuto tanto da una persona così unica e particolare, si rinchiudono nel loro dolore, restando inesorabilmente legate ad un passato che non può ritornare.
I doni di grazia che abbiamo ricevuto attraverso la sua testimonianza di vita non trovino in noi un capolinea, ma una fermata intermedia: siamo chiamati a diventare conche che, colme dei doni che il Signore ci ha fatto attraverso Don Roberto, sono capaci di far scorrere verso gli altri, come fiume in piena, la ricchezza dell’Amore di Dio.
Con fiducia nella Divina Provvidenza, consolati dalle tenerezze dello Spirito, come sentinelle, attendiamo l’alba di un giorno nuovo, pronti a rimboccarci le maniche, per ricominciare, con cuore gioioso e aperto alle novità, che il Signore ci vuole donare, consapevoli che niente potrà mai separarci dall’Amore di Dio che, nel suo tenero abbraccio, ci unisce, insieme con Don Roberto, in una sola famiglia.
Quando Don Roberto è arrivato alla chiesa di Sant’Anna, andavo a messa solo la domenica perchè mio marito Mario si era ammalato e non potevo lasciarlo solo.
I miei due figli, infatti, hanno dovuto lasciare Napoli per lavoro.
Mio marito morì 6 anni fa. Aveva chiesto che il suo funerale fosse svolto alla Chiesa di Santa Maria La Fede perchè era legato da ricordi di infanzia.
Il giorno della sua morte, Don Roberto bussò alla mia porta per dare una benedizione. Questo suo gesto spontaneo mi lasciò di stucco, in quella giornata così dolorosa portò una serenità inaspettata.
In questi anni mi è sempre stato vicino e ha sempre avuto una parola buona per me e per i miei figli. Non potrò mai dimenticarlo
Ciao Don Roberto. Ti voglio bene
Padre Roberto uomo esemplare, generoso, sempre pronto ad aiutare tutti, ma a suo modo un po’ severo, perché se doveva fare un rimprovero lo faceva.
Ultimo suo gesto generoso è stato venerdì, quando durante l’omelia ci ha salutate tutte dicendoci “vi porto tutte nel cuore”.
Roberta mi ha detto di aggiungere, anche se non lo conosceva, ha sempre avuto una parola buona per lei e lo ringrazia tanto per il buon umore che le ha donato.
Lo ricorderemo sempre.
Mia moglie ed io conoscemmo Don ROBERTO circa tre anni fa e ci colpì subito il Suo sorriso, la Sua disponibilità, la Sua arguzia.
È volato in cielo……… La Chiesa di SANT’ANNA a Capuana…. È VUOTA
Hai cominciato a far parte della mia vita 10 anni e mezzo fa. Hai fatto nascere la mia famiglia, da quando non mi andava di seguire il corso prematrimoniale. Sei venuto al mio matrimonio, hai battezzato mio figlio. Mi apprezzavi e vedevi le mie qualità, anche quando io stessa non le notavo. Mi dicevi sempre “Parli poco, ma dici le cose giuste” e ora che te ne sei andato quelle parole continuano a risuonarmi nella testa
Volevo dirti addio, vorrei aver passato più tempo con te. Mi manchi ogni giorno che passa! Dicono che il tempo allevia il dolore, ma mi sembra che più i giorni passano più mi manchi. Vorrei credere a quello che ho detto quando ho spiegato a Marcello che adesso sei un angelo e sei in posto stupendo e, visto che eri tanto buono, Dio non riusciva più a stare senza di te: voleva il suo angelo senza ali vicino a lui. Voglio credere che sia così, perché io mi sento, come la notte che te ne sei andato, al buio, senza guida e spero che alla fine mi illumuminerai la strada e col tempo darò un senso e mi farò una ragione di quello che è successo, perché adesso proprio non ci riesco: ciao Roberto mi manchi!
Porterò sempre nel mio cuore Don Roberto… Ricordo la prima volta che gli parlai mi fece una ramanzina e io pensai tra me e me: troppo severo per essere un prete! ma piano piano è entrato nel mio cuore e gioivo anche per le sue ramanzine!
Mi ha fatto avvicinare a Dio quando oramai mi ero allontanata da tempo! Le confessioni con lui erano momenti più che tra prete e fedele sembravano discorsi di una figlia col padre. Resterai per sempre nel mio cuore Don….
Porterò sempre nel mio cuore padre Roberto. Andare a messa la domenica mattina era sempre un piacere, prima di iniziare veniva panca x panca a salutarci tutti chiamandoci per nome… già lui si ricordava sempre di tutti, quel suo sorriso, le sue smorfie, mi mancheranno tanto… Ma non smetteró mai di seguire i suoi insegnamenti, mai nessuno muore se resta vivo nel tuo cuore e nei tuoi ricordi. Grazie mille Padre Roberto buon viaggio e saluta la mia mamma e il mio papà che tu volevi molto bene.
Non ci sono parole per descrivere tutto ciò!
Te ne sei andato così… all’improvviso.
Avevo solo quattro anni quando sei arrivato in parrocchia.
Ero così piccola da non sapere nulla della vita.
Mi hai cresciuta come un nonno, mi davi consigli, mi imparavi cose nuove (anche barzellette).
È bastata solo una telefonata per farmi crollare tutto il mondo addosso.
Faccio fatica a ricordare tutto ciò che abbiamo passato insieme ma ricordo benissimo quando alla fine di ogni messa mi dicevi “GRAZIE “ed io ti rispondevo con un semplice “DI NULLA”.
Oggi mi sento di dirti io GRAZIE:
GRAZIE per tutte le preghiere che hai fatto per me;
GRAZIE per avermi ascoltata sempre;
GRAZIE per quello che hai fatto e che stai facendo da lassù per me.
GRAZIE per aver fatto entrare la Parola di Dio in me;
GRAZIE per avermi aiutata a crescere e maturare;
GRAZIE per la Brigida che sono oggi.
Non riesco ancora a crederci, infatti mentre scrivo mi scendono ancora le lacrime.
Fai e farai per sempre parte del mio piccolo cuore.
Ti voglio bene Padre Roberto.❤️
Si era sparsa la notizia della tua scomparsa. Poi la conferma dopo la telefonata ad Ilaria. Abbiamo pianto insieme. Nei giorni seguenti il mio pensiero era sempre rivolto al mio fratello maggiore Roberto.
Seguendo i tuoi funerali in diretta mi è successa una cosa strana: il mio stato d’animo è passato dalla tristezza alla serenità. Sei stato tu a trasmettermela nei tuoi insegnamenti. Il viaggio terreno di noi credenti ha una fine e mi dicevi sempre che la cosa importante in questo viaggio è non abbandonare mai la via del Signore
Continuerò a lavorare immaginandoti ancora tra noi, quando la mattina passavi tra i vari banchetti del mercato salutandoci, sorridendoci uno per uno.
Ti ho chiesto molte volte se valeva la pena che il buon Dio avesse creato noi esseri umani, visto che stiamo distruggendo l’intero pianeta e nella tua grande bontà e sagezza, mi hai fatto comprendere che Dio ci vuole salvare tutti. Non mi piace parlare al passato. Sei un gran pastore, i tuoi insegnamenti sono vivi nei nostri cuori. Continuerai a vivere accanto a noi per l’eternità. Grazie padre Roberto, ti vogliamo tanto bene
Ho avuto il grande onore che tu celebrassi i miei quarantanni di Matrimonio pochi giorni prima della tua scomparsa. Non vogliamo essere tristi, perché sia io che mio marito Pasquale ci siamo arricchiti dei tuoi insegnamenti e ti dobbiamo tanto e nostro compito adesso è lavorare perché il seme piantato da te germogli e diventi albero maestoso con tanti frutti; è compito di ognuno di noi far vivere la tua parola, i tuoi esempi di buon Pastore. Il tuo sorriso ci accompagnerà per l’eternità.
Grazie Padre Roberto ti vogliamo un mondo di bene.
La mia esperienza con Don Roberto: ricordo con tanto affetto che io e mio marito siamo stati i primi ad essere sposati da Don Roberto nella chiesa Sant’Anna, è stato molto bello. Nei più difficili lui ci sapeva guidare con la parola di Dio, aveva sempre le parole giuste, è stato un’ottima guida spirituale per me e per la mia famiglia, soprattutto per mio figlio che seguiva il catechismo con lui e non poter fare la comunione con la persona che gli ha insegnato tanto è rimasto malissimo. La sua perdita ci ha spezzato il cuore. Lo porteremo per sempre nel nostro cuore. Buon viaggio Don Roberto
Voglio innanzitutto ringraziare Dio per aver fatto si che Don Roberto entrasse nella mia vita. Quando l’ho conosciuto, quasi non legavo con lui, lo vedevo troppo diverso da quello a cui eravamo abituati, però sentivo il bisogno di ascoltare le sue omelie, perché sapevo che Dio avrebbe conservato qualcosa di buono ancora una volta per noi fedeli di questa parrocchia. Poi piano piano abbiamo cominciato a conoscerci e da lì gli ho voluto un bene dell’anima. Ricordo ancora il mio primo incontro con le catechiste, quando io mi chiesi che ci facevo in mezzo a loro e lui mi spiegò che lui aveva fatto il mio nome ma che Dio mi aveva scelto. Quante emozioni nelle confessioni, amava i miei figli come fossero i suoi e me lo ha dimostrato mercoledì con Brigida, nonostante la sua dipartita abbiamo sentito il calore delle sue preghiere ancora più vivo. Potrei dire tante cose su di lui, per tutto il bene spirituale che ci ha fatto ma mi viene da dirgli solo “Grazie di tutto Don” prega per noi Gesù affinché ci mandi qualcuno, più sentinella di te. Tvb ❤️
Esternare le mie emozioni è stato sempre difficile, figuriamoci scrivere tutto ciò. Mi sono preso tempo per pensare e ripercorrere, con i ricordi, anni che in realtà mi sembrano secondi se non minuti di un pezzo di questo percorso chiamato vita, nella quale ho avuto la fortuna di conoscerti. Mi sembra sia passato un nanosecondo da quella volta in cui abbiamo scambiato quelle prime parole, io un ragazzino che muoveva i suoi primi passi in questo mondo: timido, introverso molto restio e tu appena approdato nella nostra realtà pronto alle nuove sfide che ti attendevano. Sei entrato in punta di piedi nella vita e pian piano ti sei conquistato la mia fiducia e non solo. Mi viene da sorridere, ripensando a tante cose che abbiamo condiviso e non basterebbe l’inchiostro della penna d’oca, su cui tante volte abbiamo scherzato, per ripercorrere tutto ciò. Quella telefonata è sopraggiunta come un fulmine a ciel sereno e come se ad un tratto mi sia mancata la terra sotto ai piedi o l’aria dai polmoni una sensazione straziante ma che purtroppo faccio ancora fatica a metabolizzare. In questi anni ti sei sentito sempre in dovere di dirmi grazie per qualsiasi cosa facessi, ogni singola volta, ed io ti ho sempre risposto con un sorriso. Oggi mi trovo io a doverti ringraziare. Grazie per i tuoi profondi sguardi che osservavano l’anima non solo gli occhi. Grazie per ogni insegnamento che sono riuscito a carpire dalla tue parole. Grazie per ogni sorriso che mi hai donato. Grazie per ogni esperienza che mi hai fatto vivere. Grazie per aver fatto accrescere la mia fede. Grazie per ogni racconto della tua vita. Grazie per ogni buffetto affettuoso. Grazie per avermi rincuorato nei momenti di difficoltà. Grazie per ogni messa che hai celebrato per i miei nonni e per il 25esimo dei miei genitori di poche settimane fa. Grazie per aver lottato con i pugni e con i denti per la nostra piccola chiesa sgarrupata. Grazie per la tua grinta e tenacia. Grazie per lo sforzo fisico e mentale che facevi ogni domenica per prepararti le tue prediche per seminare nei ragazzi, e in tutti noi la parola di Dio. Grazie per aver condiviso le tue preoccupazioni. Grazie per avermi fatto capire cosa significa dire grazie. Grazie per avermi fatto superare limiti che mai avrei immaginato. Grazie per aver contribuito a farmi diventare la persona che sono oggi. Grazie anche per avermi cazziato quando me le meritavo. Grazie, Grazie e ancora Grazie. Guardo fuori dal balcone di casa osservo quella porta e la cupola della nostra chiesa e penso a tutte le volte che ti vedevo, alle 7 in punto, pronto per iniziare la tua giornata ma uno sguardo sul balcone di casa lo facevi sempre pronto a sbracciarti per salutarmi, nel caso ci fossi. Il mio impegno per questa comunità continuerà, ora più che mai, per i nostri ragazzi e per “Parlar bene del Borgo S.Antonio abate e dire a tutti che c’è tanto bene attorno a noi”. Ti porterò sempre nel mio cuore, ovunque la vita mi condurrà, grazie per essere stato la mia più preziosa sentinella.
Ti voglio bene e te ne vorrò sempre grazie Don Robè❤️
Ho conosciuto don Roberto in un momento di grande cambiamento nella mia vita e in quella della comunità parrocchiale. Quante volte, specie all’inizio, abbiamo discusso…uhhh tante! Eppure quei momenti erano sempre delle opportunità per svuotarci e riempirci.
Grazie don Roberto… per aver accolto anche la mia rabbia, le mie perplessità… grazie per avermi accompagnato in momenti belli e meno belli, sempre con parole concrete e di fede viva che porto ancora nel mio cuore. Buon viaggio!
Non so dire precisamente come e quando è avvenuto il mio incontro con Don Roberto. Sicuramente frequentavo già la chiesa di Sant’Anna la domenica con le bambine piccole ormai cresciute. Con l’arrivo di Don andare in chiesa era diventato per la nostra famiglia un bisogno. Lui ci aveva colpito nel cuore, le sue omelie mi facevano commuovere. Mi spiace moltissimo perché a causa del trasferimento e di problemi di salute ci siamo allontanati dalla chiesa ma non da lui. Vibra sempre nei nostri cuori , con quel suo sorriso che dall’altare ti travolgeva come un fiume in piena. Grazie Don Roberto❤️
Ricordo ancora quel periodo… ho conosciuto Don (così io lo chiamavo) in un periodo buio della mia vita… Ricordo ancora il suo sguardo, i suoi occhi che si incrociavano con i miei e le sue dolci parole di forza e speranza… quelle parole ancora le ricordo, parole forti che mi aiutavano OGNI volta ad alzarmi… e da quel momento, ogni volta che mi sentivo persa, bastava correre da lui… parlare, ascoltare una sua parola per affrontare il tutto… Con lui ho imparato ad essere più sicura nelle scelte, ho imparato che non sempre basta un Si. Infatti la sua grande lezione di vita era “Impara a dir di no.”… E che fatica per imparare sto No… quante volte l’ho fatto innervosire e mi sono beccata i richiami ma erano a fin di bene… CARO DON QUESTA È LA SECONDA DOMENICA CHE NN CI SEI ED È DIFFICILE SAI, MANCA QUELLO SQUILLO PER IL CAFFÈ E QUELLA BENEDIZIONE FATTA DA LONTANO… MANCHI TANTO DON E NIENTE SARÀ PIU UGUALE… CON TE ERA TUTTO SPECIALE T V B MIO CARO DON ❤
LA MIA ESPERIENZA CON DON È STATA COME UNA RINASCITA PERCHÉ IN UN MOMENTO BUIO DELLA MIA VITA LUI HA SAPUTO TROVARE LE PAROLE GIUSTE PER FARMI RIALZARE. E COSÌ PIANO PIANO CON IL SUO AIUTO HO INCOMINCIATO A CAMMINARE VERSO IL SGNORE. GRAZIE DON TI PORTERÒ SEMPRE NEL MIO CUORE
La mia è stata una forte esperienza con il Don: in un momento particolare della mia vita di grande dolore e sconcerto, mi avvicinai a San’Anna e non sono più uscita. Sono sicura che fui guidata dal Signore per farmi conoscere il suo ministro, ed arricchirmi ancora di più. In questo momento posso solo dire Grazie. Il Signore provvederà, ma don Roberto è un bellissimo ricordo.