Nella vita di tutti i giorni siamo spesso in attesa per i motivi più svariati. C’è un’attesa che ci può far venire il nervoso, come quando siamo in fila alla posta o dal medico, e c’è un’attesa bella e gioiosa, che ci rende felici, come quella di una mamma che aspetta la nascita del suo bambino. Ma l’attesa più grande è l’attesa dell’incontro con Gesù che viene.
La Parola di Dio ci insegna la virtù dell’attesa: dobbiamo saper attendere, come il contadino è in attesa che la terra, a tempo debito, produca i suoi frutti. È un’attesa piena di speranza e di fiducia, perché Gesù mantiene la sua promessa: di certo verrà!
Come fare per vivere in pienezza e con gioia questo tempo dell’attesa? S.Paolo, nella prima lettera ai Tessalonicesi (cfr. 1Ts 3,12-13), parla dell’attesa come il tempo dell’attenzione reciproca: so che ci sono persone che hanno cura di me, che attendono alla mia salute, alla mia serenità, al mio benessere, ed io faccio lo stesso per gli altri.
L’attesa è il tempo nel quale sovrabbondiamo di amore: pieni di delicatezze per gli altri, in modo particolare verso coloro che sono più fragili.
Ma per vivere fino in fondo la virtù dell’attesa, ricolmi di attenzioni per gli altri, è necessario avere un sguardo particolare. Ci sono due modi di volgere lo sguardo sulla nostra vita: uno è di guardare solo verso la terra, verso le cose di questo mondo e le mille brutture che ci sono, allora potremmo essere presi dall’angoscia e dalla tristezza, correndo il rischio di cadere nello sconforto.
La Parola di Dio, invece, ci invita alzare lo sguardo (cfr. Lc 21,25-28) per vedere le vicende di questo mondo, quelle personali e quelle di tutti gli uomini, con spirito di fede così come Dio guarda ciascuno di noi con spirito di amore.
Pregare significa avere questo sguardo rivolto verso l’alto per poter vedere, anche dentro gli eventi negativi, un germoglio, una speranza, una possibilità che viene offerta a ciascuno di noi. In ogni situazione negativa, Dio ci offre la possibilità di poter pensare positivo, di agire per il bene, di sperare in un miglioramento.