Una cosa che va molto di moda al mondo d’oggi è il sondaggio. In tutti gli aspetti della vita non si perde occasione per fare un sondaggio e cercare di spiegare le cose della vita attraverso dei numeri. Un giorno anche Gesù si è trovato di fronte ad una domanda che ha tutto il sapore dei moderni sondaggi. Un tale gli ha chiesto se sono pochi quelli che si salvano, ma Gesù non è caduto nel tranello di ridurre tutto semplicemente ad un numero.
La sua risposta: “Sforzatevi di entrare per la porta stretta” (cfr. Lc 13,22-30), ci aiuta a capire che la salvezza, il Regno di Dio, non è questione di molti o di pochi, è per tutti. Il Signore vuole che tutti siamo partecipi di quella vita di comunione con Lui che chiamiamo Paradiso, ma per entrarci dobbiamo essere disposti ad alleggerire il nostro bagaglio.
Avete presente quei tornelli che occorre superare per raggiungere un treno o un aereo? Sono dei passaggi obbligati che si fa fatica ad attraversare quando abbiamo con noi tanti bagagli, soprattutto se sono ingombranti. È quest’immagine che ci aiuta a capire che cosa ci vuole dire Gesù quando parla di entrare per la porta stretta.
Spesso mettiamo sulle nostre spalle un bagaglio ingombrante fatto delle nostre idee sbagliate, di pregiudizi, odi e rancori, ma anche semplicemente di attaccamento alle cose materiali che diventano la nostra unica ragione di vita. Tutte queste cose ingombrano e ci impediscono di raggiungere la felicità che Dio desidera per noi.
Sforzarci di entrare per la porta stretta significa lasciar perdere tutte quelle cose che in Paradiso non servono e ricercare quelle che ci rendono più leggeri come l’umiltà, la semplicità, l’amore per il prossimo, la giustizia, la sobrietà. Allora quella porta non ci sembrerà così stretta e la comunione con Dio diventerà una meta non così difficile da raggiungere.