“La Parola di Dio scese su Giovanni” (cfr. Lc 3,1-6). Giovanni era una persona semplice che, nel deserto, viveva una vita solitaria. Un giorno la Parola di Dio, come una pioggerellina, scese su di lui e gli riempì il cuore, a tal punto che Giovanni non poteva più stare zitto: incominciò a predicare e a battezzare.
Invitava tutti ad abbassare i colli, a riempire i burroni, a raddrizzare i sentieri, per preparare la strada alla venuta di Gesù. La voce di Giovanni risuona, ancora oggi, per ciascuno di noi, perché il Signore che viene possa trovare il nostro cuore pronto ad accoglierlo.
I burroni, i colli e le vie tortuose sono gli ostacoli che abbiamo dentro di noi: quelle resistenze, quelle paure, quei freni, che ci impediscono di compiere il bene. L’invito che Giovanni ci fa è di togliere dal nostro cuore i pensieri cattivi, le azioni sbagliate, per lasciare spazio all’amore, al rispetto, alla semplicità.
Lasciamoci inondare, anche noi, dalla bellezza della Parola di Dio. Se davvero ci lasciamo riempire il cuore, non riusciremo più a tacere. Abbandoneremo i deserti delle nostre solitudini e dei nostri egoismi per gridare al mondo, con la nostra vita, che il Signore viene.
Per compiere il bene, in fondo, bastano piccole azioni. Gesti semplici ma importanti, come una piccola sorgente di acqua pura che, entrando in un laghetto, lo mantiene pulito e limpido, lo rigenera, portando vita.
Coraggio! Ciascuno di noi, riempito della Parola di Dio, diventa una piccola sorgente di acqua fresca. Se doniamo il nostro piccolo contributo di bontà e di bellezza alla nostra famiglia, al nostro quartiere, alla nostra città, ritornerà la vita, ritornerà la gioia, ritornerà la speranza di un mondo migliore.