A pochi giorni dal Natale, ci fermiamo a contemplare il momento in cui l’arcangelo Gabriele si è presentato da Maria, per annunciarle che sarebbe diventata Madre del Figlio di Dio, madre del Salvatore.
San Bernardo, in una stupenda omelia (cfr. “Omelie sulla Madonna” di San Bernardo abate, Om 4,8-9), immagina che Gabriele stia lì ad aspettare la risposta di Maria, per portarla a Dio.
Ma non c’è solo l’angelo ad attendere, tutto il mondo è lì, in trepidante attesa, perché dalla risposta di Maria dipende la salvezza di tutta l’umanità.
Questo grande mistero dell’Annunciazione a Maria, contiene i tratti della nostra vita quotidiana. In un mondo sempre di più contraddistinto dai social network, sono tanti i messaggi che ci scambiamo e che attendono una risposta.
A volte si tratta di cose di poco conto, altre volte in quel messaggio abbiamo messo tutto il nostro cuore e non vediamo l’ora di ricevere una risposta.
Il messaggio che ha ricevuto Maria è di un’importanza capitale, che va al di là delle sue forze, delle sue capacità, al di là anche della sua capacità di comprenderne fino in fondo il senso. Eppure Maria, alla fine, ha detto il suo sì.
Pur non avendo compreso, si è fidata di quella Parola e di quanto poteva compiere in lei. La sua risposta non ha tardato ad arrivare ed è stata una risposta d’amore.
Anche a noi, il Signore annuncia la sua Parola e la sua volontà di compierla nella nostra vita. E poi sta lì in attesa di una risposta da parte nostra. Basta un nostro consenso, al resto pensa tutto Lui. L’importante è fidarsi.
Non tardiamo a rispondere, corriamo il rischio di dover ricominciare a cercare il Signore. Apriamo il nostro cuore alla fede; apriamo le nostre labbra per pronunciare, senza timore, il nostro sì; apriamo la nostra vita al Signore.