“Io susciterò loro un profeta in mezzo ai loro fratelli e gli porrò in bocca le mie parole ed egli dirà loro quanto io gli comanderò”. (cfr. Dt 18,15-20)
Nella nostra testa sorgono continuamente delle domande: sulla nostra esistenza, sulle scelte da compiere. Cerchiamo delle spiegazioni agli avvenimenti dolorosi della vita, ma non ne troviamo.
Abbiamo nel cuore e nella mente tanti interrogativi, sul nostro presente, sul nostro futuro e quando troviamo delle risposte, ne sorgono altri ancora più profondi ed importanti.
Di fronte a queste domande, il Signore non ci lascia mai soli: mette sempre, sul nostro cammino, delle persone buone, oneste e giuste, che non ci danno certamente tutte le risposte, ma che ci possono aiutare a fare un bel tratto di cammino, con serenità e fiducia nel Suo amore e nella Sua Provvidenza.
Nella Bibbia, queste persone venivano chiamate profeti, al giorno d’oggi si chiamano guide, accompagnatori, oppure, semplicemente, amici veri.
Sono quelle persone che ci possono aiutare e consigliare, che non agiscono per interesse proprio ma desiderano esclusivamente il nostro bene, che ci parlano, nei limiti del possibile, come ci parlerebbe il Signore, che desiderano la nostra felicità, non quella passeggera, ma quella vera.
Dobbiamo, però, stare attenti, perché ci possono essere anche delle persone, che si spacciano come nostri amici veri, come nostre guide, e magari non lo sono, perché non pregano per noi, non ci ascoltano veramente, non cercano il nostro bene ma i loro interessi, non vogliono renderci persone libere, ma schiave.
Possiamo incontrare, non solo questi falsi amici, ma anche tante situazioni, come certe trasmissioni televisive o i social network che, spacciandosi per occasioni di allegria, ci mettono dentro del veleno.
Invece di renderci migliori e liberi, ci mettono come delle catene, rendendoci schiavi di un certo modo di pensare e di vedere, di un certo modo di parlare, violento ed aggressivo. Ci fanno pensare tutti in modo sbagliato e tutti alla stessa maniera sbagliata, convincendoci che è meglio andare da un’altra parte, piuttosto che seguire Gesù.
Il Signore è venuto per liberarci, per toglierci da tutte queste situazioni, che sembrano a noi favorevoli, ma che invece ci portano lontano da Lui, dalla felicità vera. Per questo, mette sul nostro cammino tanti amici veri e chiede anche a noi di essere amici veri per gli altri.
Se vogliamo essere dei veri accompagnatori, c’è bisogno prima di tutto di pregare per coloro che ci sono stati affidati. Se non c’è preghiera, le parole che escono dalla nostra bocca non possono essere di aiuto, ma finiscono sempre per essere delle parole interessate.
Nel silenzio, chiediamo al Signore qual è la Sua volontà e quali parole possiamo dire per donare parole vere, che possano essere realmente di aiuto per comprendere che cosa il Signore desidera per la loro vita.
Che bello quando incontriamo questi amici veri, il cui unico interesse è che diventiamo persone libere e felici. Ringraziamo il Signore per questi profeti del nostro tempo che, senza chiederci niente, ci donano tutto il bene possibile, sono loro il segno che Gesù, il Figlio di Dio, ci è veramente vicino.