Nel Vangelo di Giovanni leggiamo che, dopo l’episodio della moltiplicazione dei pani, la folla partì alla ricerca di Gesù. Quando lo trovarono, Gesù aiutò quelle persone a comprendere il vero motivo per cui lo cercavano: avevano mangiato pane in abbondanza (cfr. Gv 6,24-27).
Non lo cercavano perché riconoscevano in lui il Figlio di Dio, ma perché li aveva aiutati a risolvere una loro difficoltà. Lo cercavano perché pensavano che, con Gesù, potevano tranquillamente restare con le mani in mano, tutto il giorno, tanto Lui avrebbe pensato a provvedere loro il cibo necessario. Nascosto nei loro cuori, c’era il desiderio di trovare chi risolveva, subito, tutti i loro problemi.
A quella folla e a noi, che spesso lo cerchiamo solo per risolvere i nostri problemi materiali, Gesù vuole offrire un pane molto più sostanzioso e molto più importante del semplice pane che riempie lo stomaco.
Nel Libro dell’Esodo leggiamo che gli Ebrei, per attraversare il deserto, hanno avuto bisogno della manna, che Dio ha donato loro (cfr. Es 16,2-4.12-15). Anche noi, che dobbiamo attraversare un deserto ben più lungo e duro, la nostra vita, abbiamo bisogno di un pane che guidi i nostri passi, di un pane che sazi l’inquietudine del cuore; di un pane che curi le nostre ferite. Il pane che Dio ci offre è suo Figlio Gesù.
Il pane della vita è Gesù e noi abbiamo bisogno di questo pane.
Come possiamo trascorrere la nostra vita, affrontare le difficoltà spirituali, materiali, morali senza l’utilizzo del pane della vita, senza nutrirci di Gesù? Non possiamo resistere una vita intera senza ricevere la Comunione, senza l’aiuto e la forza di Gesù. La vita diventa pesante, il cammino diventa difficile, gli ostacoli diventano insormontabili.
Gesù ha detto: “Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!” (Gv 6,35), cioè avrà la gioia, la felicità. Approfittiamone la domenica e tutte le volte che ci è possibile.
E se, per qualsiasi motivo, non possiamo recarci in chiesa per partecipare alla Messa, possiamo sempre fare la comunione spirituale. Ce l’hanno insegnato i Santi. Se non possiamo ricevere sacramentalmente Gesù, sotto le specie del pane, preghiamolo affinché Egli entri nella nostra vita, entri nel nostro cuore, per darci forza, per guidarci, per sostenerci, per illuminarci.
Con Gesù, pane della vita, troveremo davvero la forza per vivere bene, nel ringraziamento, il cammino della vita.