Gesù parlava al cuore delle persone e per questo molti lo seguivano. Con la sua Parola donava felicità, con la sua carezza guariva i malati, con la sua presenza risuscitava i morti. Gli apostoli cercavano di imitare il loro Maestro, ma senza grandi risultati. Un giorno, allora, si riconobbero fragili e poveri, e chiesero a Gesù di aumentare la loro fede (cfr. Lc 17,5-10).
Tutto è possibile al Signore! Se abbiamo fede, Gesù ci rende partecipi della Sua potenza e attraverso di noi Egli può compiere altri miracoli. Ma cosa vuol dire avere fede? Credere in Gesù? Significa riconoscersi delle povere creature, che nulla possono senza il Suo aiuto, e mettersi in cammino sulla strada che Lui ha percorso: quella del servizio.
Gesù ha obbedito al Padre suo, che lo ha mandato sulla terra per aiutare tutti noi, per farci sentire amati e perdonati. Egli si è caricato sulle spalle tutti i nostri pesi, i peccati, fino a morire sulla croce. È questa la strada che Gesù indica a chi crede in Lui.
Fede e servizio sono due aspetti indispensabili della vita cristiana. Chi ha fede viene naturalmente portato a mettersi a servizio di Dio e degli altri. Servire vuol dire far contento il Signore e far contenti gli altri facendo del bene, consolando chi è triste, dando un tozzo di pane a chi ha fame, vestendo chi è ignudo, ascoltando chi è solo.
Servire non è fare le cose per piacere a sé stessi, per un guadagno o un prestigio personale, come chi serve gli altri per sentirsi dire quanto è bravo. Servire è cercare non il proprio interesse ma il bene degli altri. È riconoscersi semplici strumenti nelle mani di Gesù che, solo attraverso di noi, può continuare a consolare, a sanare, a ridonare la vita.