Dio ci chiama per nome: è stata questa l’esperienza del giovane Samuele, nel suo primo importantissimo incontro con la Parola di Dio. Per ben tre volte, si è sentito chiamare per nome e anche se non comprendeva bene che era Dio che lo chiamava, Samuele non ha fatto finta di non sentire, ma ha risposto subito (cfr. 1Sam 3,3b-10.19).
La Parola, che Dio rivolge a ciascuno di noi, non è un lungo discorso complicato, ma è talmente semplice, che tutti la possiamo ascoltare, capire, gustare, mettere in pratica. Dio pronuncia il nostro nome, solo questo, ma lo pronuncia con talmente tanto amore, che diventa una fecondità nel nostro cuore.
È Gesù la Parola di Dio, che passa accanto a noi e ci chiama per nome. Gesù è in mezzo a noi, è vicino a noi, nella nostra storia quotidiana, di qui passa e cambia la nostra vita, le dà pienezza.
È quello che è avvenuto ai discepoli Andrea e Giovanni quando, ascoltando l’indicazione di Giovanni Battista, hanno iniziato a seguire Gesù. Questo incontro è stato così importante, da cambiare radicalmente la loro vita, tanto sconvolgente che, a distanza di molti anni, si ricordavano ancora a che ora era avvenuto (cfr Gv 1,35-42).
Proviamo a pensare, se c’è stato qualche fatto che può aver cambiato la nostra vita. Un avvenimento che ci ha fatto capire che Dio è passato accanto a noi e ci ha chiamato per nome. Ogni Parola di Dio è un atto di amore verso di noi.
Siamo abbastanza attenti da accorgerci che Gesù passa nella nostra vita? Ho siamo talmente presi dalle preoccupazioni e dai pensieri, da non comprendere che il Signore è presente in quello che stiamo vivendo?
Riusciamo a sentire che ci chiama per nome o siamo assordati da tanti rumori e troppa confusione, da non riuscire ad ascoltare Dio che parla al nostro cuore?
Tre sono le frasi che scandiscono l’incontro di Gesù con Andrea e Giovanni, tre frasi che risuonano anche nel nostro cuore e ci interrogano sulla nostra disponibilità a seguire Gesù, perché possa condurci verso la vera felicità.
Che cercate? è una domanda che entra dentro, nel cuore, nella mente, nella vita. Che cosa stiamo cercando? Soldi, salute, fama o stiamo cercando la vera felicità, la vera pace del cuore, la vera realizzazione della nostra vita, la vera fede che riempie la nostra giornata?
Dove dimori? qual è il progetto che il Signore ha su di noi? qual è la sua volontà? che cosa ci propone? che progetto ha per ciascuno di noi?
Venite e vedrete. Andiamo, seguiamo Gesù e giorno per giorno, momento per momento, fatto per fatto, scopriremo dove Lui dimora, ciò che desidera da noi, che significato vuole dare alla nostra vita.
Dio ci chiama, se gli rispondiamo generosamente, la nostra vita assume un significato nuovo: un nuovo di felicità, di fede, di grazia e questo può avvenire tutti i giorni.
Il Signore è sempre venuto in mio aiuto nelle tribolazioni della mia vita.
Ma il 18 Giugno è accaduto qualcosa di grande. Hanno diagnosticato una grave e improvvisa malattia a mio marito. Sono salita in capella all’ospedale dove era ricoverato e ho pianto e pregato dal più profondo del cuore che non riuscivo più a pensare.
Un frate è entrato e mi ha chiesto cosa avevo mi ha ascoltata e ha detto “ti do la comunione sorella, prega”. Ho sentito calma e speranza dentro di me. Ho pregato e pregato da quel giorno e ho chiesto a Dio, in nome di Gesù, una possibilità di salvarci da quella malattia. So che non mi avrebbe abbandonata. Mi ripetevo di avere fede, fede. Io non sono nessuno perché mi concedesse una grazia, non me la merito, ma l’ho ricevuta. Niente e impossibile a Dio. Niente avviene per caso nella vita. Il Signore è GRANDE .
Penso e ripenso… in molti momenti della mia vita ho sentito la presenza del Signore… la “chiamata”. Mi sono sempre lasciata guidare, quasi trasportare. Devo dire che per formazione già dalle scuole elementari, ci sono cose che do per scontato che fanno parte di me… mi fido… non ho avuto il lavaggio del cervello, come qualche amico qualche volta ha detto. Ho sempre riflettuto sulle cose, anche in ritardo.
Ho il ricordo vivo della prima comunione: per me forse la prima “chiamata”. Comunque, venendo a tempi più recenti, penso alla mia chiamata nelle parrocchia di S.Anna. Una mattina di qualche anno fa, passai a salutare Don Roberto e li ci fu un invito a nome di Don Calabria. Devo dire che ci ho pensato un po’ (venivo già da un’altra esperienza e da un po’ ero senza impegni).
Dopo pochi giorni, ho risposto positivamente alla chiamata. Oggi sono contenta di aver detto quel sì. Sono anche soddisfatta. Rendermi utile in qualche maniera è parte di me. Sono sempre più convinta che nella mia vita c’è il Signore che mi guida. Lo ringrazio perchè mi fa vivere serenamente e di avermi resa capace di superare le difficoltà, di saper dire di sì.
La prima volta che ho sentito la voce del Signore che mi chiamava è stato quando il mio papà stava male… Ero nella disperazione più totale, non riuscivo nemmeno a pregare… mi sentivo morire dentro e non riuscivo a comunicare con nessuno…
Ad un tratto…una voce: era un frate, che all’epoca portava la parola di Gesù per i reparti dell’Ospedale Ascalesi… Mi guardò e mi disse di pregare con lui… Io iniziai a pregare ed è stato il momento più bello, perché anche il mio papà rispondeva… poi, prima di andare via, disse: “Chiedi e ti sarà dato”… Sono certa che quella voce era quella del Signore… Lui è sempre con noi.
La prima volta che ho sentito che Gesù mi chiamava è stato circa 16 anni fa quando desideravo un figlio e non veniva e quindi, presa dalla disperazione, piangevo e parlavo al Signore chiedendogli perché non riuscivo a diventare madre, visto che problemi non ne avevo.
Mi gettai ai piedi della Bibbia, che ho sul comodino, e lessi un passo del Siracide, che diceva: chi sei tu per decidere della tua vita, io so quando dare e quando togliere!
E fu così che capii che Dio non mi avrebbe abbandonata, ma bensi mi chiamava ad accettare la sua volontà.
Quella volontà che non si manifestò subito ma che mi diede la serenità facendomi dire eccomi con il cuore. Grazie Signore, perché, ogni volta che ho bisogno di sentirmi amata, tu mi chiami per nome e mi indichi la strada giusta.