Domenica scorsa la nostra famiglia parrocchiale era in festa perché, dopo due anni di cammino, i ragazzi del catechismo, con le loro famiglie, sono arrivati ad un appuntamento importante: il giorno della loro Prima Comunione.
Il Signore Gesù è venuto a dimorare per la prima volta nei cuori di questi ragazzi, come un giorno è venuto anche nel cuore di ciascuno di noi.
È un incontro che Gesù ha preparato da sempre, perché da sempre desidera incontrare ogni persona: per questo si è fatto uomo, per questo ha vissuto in questo mondo e ha dato la sua vita.
In modo del tutto speciale, Egli incontra personalmente ciascuno di noi nell’Eucaristia, perché viene a dimorare nel nostro cuore, ricolmandolo di gioia e di pace. È questo sempre un incontro d’amore.
Cari genitori, vi ringraziamo perché vi siete fidati e ci avete affidato i vostri figli. Oggi sono migliorati perché, ascoltando la Parola di Dio, sono cambiati tantissimo, maturando interiormente. Cercate di valorizzare tutto il bene che il Signore ha seminato nei loro cuori.
La loro vita è ricolma di una ricchezza enorme, ma è anche molto fragile. Basta un soffio per appannare un vetro, così basta un niente per appannare questa ricchezza e disperdere tutto l’amore che il Signore ha donato loro.
È per questo che, dopo l’estate, li inviteremo per continuare insieme il cammino di crescita e di formazione. Il giorno della Prima Comunione, infatti, non è un punto di arrivo, ma è una tappa intermedia: tante cose ci sono ancora da conoscere, da vivere, da testimoniare insieme.
Continuiamo ad avere questa fiducia e questa collaborazione reciproca, affinché il Signore possa continuare ad abitare stabilmente nei loro cuori come anche nei nostri. I frutti di bene allora non tarderanno ad arrivare.
Solo insieme al Signore possiamo, infatti, costruire un mondo migliore e cambiare il volto di questa nostra città e del nostro quartiere.
Bastano piccoli gesti per condividere l’amore che il Signore ci dona.
Piccoli gesti come quei doni che i ragazzi e le ragazze più grandi hanno preparato per i più piccoli. Doni semplici, ma preziosi perché fatti con le loro mani e soprattutto con il cuore.
Sono dei cuori di legno sui quali hanno scritto delle frasi, frutto delle loro riflessioni. Li hanno realizzati e donati per diffondere la cultura del bene, perché a prevalere non sia la violenza e il bullismo, ma l’amore.
Lasciamo che Gesù abiti nel nostro cuore e diventiamo tutti testimoni di bene e di amore, il mondo di oggi ne ha tanto bisogno.