Domenica 1° dicembre è iniziato il tempo dell’Avvento, il cammino che, un giorno dopo l’altro, ci avvicina al Santo Natale. Camminiamo insieme, andiamo con gioia incontro al Signore . Camminare significa non restare fermi, non essere sempre gli stessi ma aprirsi al cambiamento, prepararsi all’incontro.
Addobbiamo le case, prepariamo l’albero… ma prepariamo anche il nostro cuore per accogliere il dono più prezioso che Dio ha fatto all’umanità?
Nella tradizione napoletana l’attesa del Natale è inscindibilmente legata alla preparazione del presepe che non è un semplice addobbo tra tanti altri, ma diviene il segno esteriore del proprio cuore, che bisogna allestire per accogliere Gesù Bambino.
Il presepe napoletano rappresenta uno squarcio di vita ordinaria, dove tra botteghe e bancarelle irrompe il divino nelle vesti semplici di un bambino appena nato: è il mistero del Natale, Dio si fa vicino… e l’ordinario può diventare straordinario, se abbiamo occhi per vederlo ed accoglierlo e diventare anche noi pastori della meraviglia.
Costruire il presepe è dedicare del tempo non solo per abbellire la casa, ma per fermarsi a contemplare il mistero del Dio che si fa uomo, di Gesù che viene ad abitare la nostra quotidianità.
I nostri presepi.
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