Il Natale è una festa che suscita in ciascuno di noi un certo fascino, ne siamo attratti e forse non sappiamo neanche spiegare il perché. Ma in fondo cosa c’è di più semplice, di più umile, di più fragile, di più indifeso di un bambino appena nato?
Ecco perché questa festa è speciale: perché è all’insegna dell’umiltà della vita, della semplicità delle cose. Il Figlio di Dio si presenta bambino appena nato, che non incute paura, ma suscita solo dolcezza e tenerezza. Egli viene ad abitare in mezzo a noi, nella nostra vita, soprattutto nel nostro cuore, per darci pace, serenità, gioia di vivere.
Ecco il fascino del Natale, ecco il misterioso agire di Dio: nella nostra piccola vita, fatta di tanta ferialità, c’è dentro una vita nuova, la vita di Dio. Unita a Gesù, questa nostra piccola storia può diventare fermento per una umanità nuova.
Se togliamo Gesù, non c’è più il Natale. Se togliamo Gesù dalla nostra vita, perdiamo di vista l’essenziale. Solo con Lui, la nostra vita può cambiare e diventare una vita felice.
Siamo chiamati tutti ad accogliere Gesù nel nostro cuore, a dargli spazio, non come qualcosa che ci dà fastidio e ci disturba, ma come una persona che dona pienezza alla nostra esistenza.
Questo è il Natale: l’umiltà, la semplicità, di un bambino. Ecco perché sono stati i pastori, persone semplici, ma in fondo buone, che dedicavano tutto il loro tempo al loro gregge, a ricevere l’annuncio degli angeli e ad essere i primi testimoni della Buona Notizia.
I pastori restarono meravigliati, perché proprio a loro, che i benpensanti consideravano ultimi, era stata annunciata la nascita del Salvatore. Andarono in fretta, videro il bambino, e pieni di gioia, diventarono i primi missionari, andando ad annunciare a tutti, quello che avevano udito e visto.
Gli amici del nostro Borgo, che lavorano instancabilmente da mattina a sera, come pastori moderni, sono oggi i primi destinatari dell’annuncio del Natale, perché Gesù sceglie gli umili, per farsi conoscere dai potenti ed annunciare al mondo la pace e la gioia.
Ecco il Natale, ecco il compito dei pastori, ecco il nostro compito: con cuore umile e semplice, ascoltiamo la Parola di Dio, accogliamo Gesù nel cuore e testimoniamo a tutti che Gesù ci ama ed è nato per essere dono per ciascuno di noi.
Il Presepe, realizzato dai bambini del Catechismo, vuole esprimere questo impegno che ciascuno di noi è chiamato a prendersi: accogliere Gesù nel proprio cuore e testimoniare agli altri l’amore di Dio. Il presepe vero, il presepe più bello, è quello che facciamo noi nel nostro cuore, se accogliamo Gesù. È un presepe bellissimo, non un presepe che poi si toglie e si mette negli scatoloni, ma un presepe vivente.
Il Presepe
I Pastori
Vedi il presepe realizzato nel Natale 2016