Un tempo, quando le case si costruivano soltanto con le pietre, la pietra d’angolo era quella pietra che, posta all’angolo di un edificio ne reggeva tutta la struttura, dando sostanza e fondamento a tutta la costruzione.
Come una casa, anche la nostra vita ha bisogno di avere solide fondamenta affinché possiamo avere sempre la forza di andare avanti, nonostante le difficoltà.
Qual è allora la pietra sulla quale fondiamo la nostra esistenza? Che cosa ci sostiene al mondo? L’amore? L’amicizia? La pace? Certo, tutte queste cose sono importanti, ma la nostra vita, per avere un solido fondamento, ha bisogno di qualcosa di più forte.
Negli Atti degli Apostoli (At 4,11) leggiamo che un giorno San Pietro, parlando ad un gruppo di persone, disse che Gesù è la pietra d’angolo. È Gesù quella pietra più solida di tutte: a fondamento della nostra esistenza ci deve essere Lui, che racchiude in sé tutte quante le motivazioni della nostra vita.
Ma perché Gesù è la pietra d’angolo? San Giovanni (1Gv 3,1) ci dice che Gesù è l’amore che Dio ha donato al mondo, è l’amore che il Padre ci dona sempre. Ecco perché Gesù è la pietra d’angolo! Egli è l’amore: un amore concreto, non sentimentale. Ancora San Giovanni ci dice che questo amore di Gesù è vero, è concreto, è un solido fondamento per la nostra vita perché Gesù è il Buon Pastore (Gv 10,11).
È il Buon Pastore perché egli ci conosce uno per uno. Conosce tutti i nostri progetti, i nostri pensieri, conosce tutto di noi, tutte le cose belle ma anche quelle meno belle, come i nostri peccati. Pur conoscendo tutto di noi, mai egli ci giudica, ma sempre ci ama. Egli ci conosce, ma la sua non è una conoscenza intellettuale, è una conoscenza fatta di un rapporto intimo e profondo. È quella conoscenza che nella Bibbia ha la connotazione dell’amore sponsale.
Gesù è il Buon Pastore perché ci conosce e ci ama come lo Sposo conosce e ama la sua sposa ed è disposto a dare la vita per ciascuno di noi. E dà concretamente la sua vita fino a morire sulla croce per la nostra salvezza.
Ed il suo amore per noi è così concreto e profondo che Egli ha il potere di riprendere la sua vita con la risurrezione (Gv 10,17-18), per non lasciare che la morte trionfi nella nostra vita. Il suo amore è così intenso e disponibile che si lascia mangiare, che diventa pane per noi, cibo per la nostra vita.
Il Suo amore è concreto come è concreto quello di una mamma che ogni giorno si dedica alla sua famiglia, quello di un papà che ogni giorno cerca di portare a casa il pane per i suoi figli. È concreto come quello di chi mette davanti prima il bene degli altri e poi i propri interessi, di chi è disposto a rinunciare a qualche cosa per stare vicino ad una persona che non sta bene; di chi rispetta gli altri, sa ascoltare, e non impone se stesso. Gesù è amore perché fa tutto questo per noi.
Mettere Gesù a fondamento della nostra esistenza significa, allora, riconoscersi avvolti da questo amore che ci sostiene sempre e, anche nella sofferenza e nel dolore, ci è sempre accanto. Se Gesù è la pietra angolare della nostra vita nulla abbiamo da temere perché dove c’è il suo amore come fondamento anche la difficoltà più grossa si può affrontare e superare.