Ogni giorno, una o più volte, compiamo un piccolo gesto: il segno della croce. Lo facciamo coscienti, convinti e attenti? Oppure un po’ distrattamente, per abitudine?
Con questo gesto invochiamo su di noi, sulla nostra vita, la presenza della Santissima Trinità, mistero che ci avvolge dall’inizio al termine della nostra esistenza terrena. Mistero che ci avvolgerà per sempre nella vita eterna.
Compiendo questo gesto affermiamo che quel tratto di vita, che stiamo vivendo, la viviamo nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Vivere Nel nome del Padre significa riconoscere di avere avuto il dono della vita, che è così bella ed importante perché ha un’origine ed una destinazione divine.
Sono una persona che ha un’origine perché creata da Dio Padre, ed ha anche una meta: la casa di Dio Padre. Sono persona viva perché amata da Dio: la mia esistenza viene da Dio e a Lui deve fare ritorno.
Vivere Nel nome del Figlio vuol dire riconoscere di essere una persona fragile, segnata dal peccato, che a volte o spesso inciampa e cade e da sola non ha la forza di rialzarsi per riprendere il cammino.
È Gesù, Buon Samaritano, che è venuto a prendermi per mano, a rialzarmi, a darmi il coraggio per riprendere il cammino. Gesù, mio Salvatore, mio Redentore ha dato la vita per me.
Vivere Nel nome dello Spirito Santo vuol dire riconoscere che in questo cammino non sono solo, ma ci sono tanti fratelli e sorelle che, con me e come me, stanno facendo lo stesso cammino: fratelli di ogni lingua, razza, religione. È lo Spirito Santo che ci lega tutti quanti e ci fa diventare un unico popolo, anche se siamo singolarmente sparpagliati qua e là.
Lo Spirito Santo è comunione, è Colui che dà significato al nostro stare insieme, Colui che ci mette insieme e ci aiuta a vivere nella gioia, in pace tra di noi. Lo Spirito Santo ci dona la grazia di essere testimoni del suo Amore.
Quante volte durante la giornata facciamo il segno della croce? Basterebbe che lo facessimo sempre nel modo migliore, pienamente coscienti, affinchè la nostra preghiera sia buona, sufficiente, ben indirizzata.
Questo piccolo gesto riassume tutto della nostra vita cristiana. Salendo sul monte della fede vediamo che all’orizzonte della nostra esistenza c’è Dio Padre che ci ha donato la vita, Dio Figlio che ci ha salvato, che ci ha redento, c’è Dio Spirito Santo che ci fa diventare famiglia, comunità unita nel suo Amore. Viviamo sempre con lo sguardo rivolto a questo orizzonte.