Giovanni Battista aveva delle aspettative: aspettava la venuta del Messia e per questo era impegnato a preparare i cuori delle persone. Dopo essere stato arrestato da Erode, le sue certezze iniziarono a vacillare: non riuscendo a vedere i frutti della sua predicazione, venne preso da mille dubbi. Nel suo cuore la luce della fede iniziava ad indebolirsi, lasciando spazio al buio della crisi.
Nel carcere, dove era stato rinchiuso, gli arrivarono delle voci circa Gesù. Egli, allora, mandò i suoi discepoli a chiedergli se era Lui il Messia atteso. Gesù non diede una risposta esplicita a questo dubbio di Giovanni, ma disse ai discepoli di riferirgli quello che loro stessi potevano vedere con i loro occhi: i poveri erano al centro delle attenzioni di Gesù.
Era questo il segno più eloquente della venuta di Dio in mezzo agli uomini: ai poveri veniva dato spazio, quelli che non avevano voce venivano ascoltati, i malati venivano curati e serviti, quelli che avevano dubbi venivano accolti e rispettati, gli ultimi erano messi al primo posto.
Come Giovanni, anche noi abbiamo delle aspettative sulla nostra vita e la nostra fede. Spesso e volentieri vorremmo che Dio facesse quanto desideriamo, ma altrettanto spesso, quando ci sembra che le nostre attese vengano disattese, andiamo in crisi e sentiamo Dio lontano o assente.
La Parola di Dio ci invita a scorgere attorno a noi i segni della venuta di Gesù. I piccoli gesti di carità che, quotidianamente, compiamo o vediamo compiere dalle persone accanto a noi, sono l’annuncio che Gesù viene, che il regno di Dio è vicino.
Il modo migliore per preparaci ad accogliere Gesù nel Natale è proprio quello di compiere questi piccoli gesti per portare un po’ di gioia e di felicità a coloro che incontriamo sul nostro cammino.
A chi non ha voce perché considerato uno scarto, un peso della società, dare la possibilità di essere ascoltato. A chi non vede più uno spiraglio di luce nella sua vita, donare la speranza di un Dio vicino che ci ama. A chi non ce la fa più a camminare perché si è stancato della vita, offrire un incoraggiamento per riprendere il cammino.
Piccoli gesti come quelli grandi compiuti da Gesù, segni della Sua presenza in mezzo a noi. Ce la possiamo fare a renderli concreti affinché si compia ogni giorno una piccola rivoluzione di bene, di gioia, di amore.