Con la festa del Battesimo di Gesù si conclude il tempo di Natale.
Il Natale ci ha detto un mistero d’amore grandissimo: Dio ha mandato il suo Figlio Gesù a diventare creatura umana come noi, un bambino nato da una mamma, così come siamo nati noi. Dio viene nella nostra storia, nella nostra vita per riaprire un dialogo con noi.
Questo ci ha detto la venuta di Gesù: egli è nato, si è incarnato per portare pace, amore, luce, in un linguaggio che tutti noi comprendiamo.
La festa del Battesimo di Gesù, oggi, è la continuazione di questo mistero.
Il Vangelo di Marco (cfr. Mc 1,7-11) ci presenta Giovanni il Battista, che vive sobriamente in riva al Giordano, battezzando tutti coloro che vanno da lui e li invita a ricevere questo battesimo per il perdono dei peccati.
E il gesto di andare al Giordano, di immergersi nell’acqua e di uscirne fuori era il segno di un desiderio, perché il battesimo di Giovanni non cancellava i peccati, era solo il segno del desiderio profondo di essere perdonati.
Di fronte a Giovanni, anche noi prendiamo coscienza di essere persone peccatrici, prendiamo coscienza di aver bisogno di essere guariti, di essere salvati.
Di fronte a Giovanni si presenta anche Gesù, che da Nazareth va al Giordano per farsi battezzare. Sono passati 30 anni dalla sua nascita, e Gesù va da Giovanni per ricevere il Battesimo, come un qualsiasi peccatore. Ma perché compie questo gesto, Lui, che essendo il Figlio di Dio, non ne aveva bisogno?
Lasciandosi battezzare da Giovanni, Gesù ancora di più ci viene incontro, si immerge nella nostra storia, nella nostra vita, entra dentro i nostri problemi, nelle nostre piaghe, nelle nostre ansie, nei nostri dolori, nelle nostre paure, nella nostra mancanza di volontà.
Ecco perché si immerge nel Giordano: vuole immergersi totalmente, fino in fondo nella nostra umanità, nella nostra natura umana per caricare su di sé, Lui che è Dio, tutti i nostri peccati, tutte le nostre colpe, tutte le nostre pagine nere e perdonarci. Egli si immerge nella nostra umanità per farci uscire fuori dalle nostre paranoie, per tirarci fuori da quella malattia che è la mancanza di amore.
E subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli… E venne una voce dal cielo.
Questa immagine del cielo squarciato ci riporta indietro nel tempo quando Adamo ed Eva, disobbedendo a Dio nel Paradiso Terrestre, hanno in pratica chiuso i cieli, chiuso la comunicazione, chiusa l’amicizia tra l’umanità e Dio. Il Battesimo di Gesù fa in modo che si squarci il cielo e si possa di nuovo udire la voce di Dio.
Ecco Dio, attraverso Gesù suo Figlio, riprende a parlare con noi, ristabilisce l’amicizia con noi, riprende a considerarci suoi figli, destinati alla gioia del cielo, alla vita in Paradiso con Lui.
Gesù viene e ci dona la possibilità di ascoltare di nuovo, di portare di nuovo nel nostro cuore la voce di Dio, che è una voce che ci chiama, che ci invita, che ci ama. Questo Battesimo per noi è come una nuova creazione, siamo creature nuove non per scherzo, ma per davvero! I cieli si sono aperti, possiamo ascoltare la voce di Dio e possiamo costruire del bene.
Grazie Gesù, che hai obbedito al Padre tuo, ti sei incarnato e ti sei fatto battezzare nel fiume Giordano, per entrare nella nostra storia e lo hai fatto perché ci ami.
Grazie, perché hai fatto tutto questo per amore verso di noi, verso di me: ci hai dato la possibilità di essere liberati dai nostri peccati.
Grazie Gesù, per il Battesimo che abbiamo ricevuto.
Grazie, per i genitori che quel giorno ci hanno portato in chiesa.
Grazie, per i padrini e le madrine che hanno testimoniato per noi
Grazie, per la Chiesa che ci ha accolti come figli.
Grazie Gesù, perché per la tua risurrezione possiamo ricevere il Battesimo, e ci vengono perdonati i peccati.
Grazie Gesù, per questa festa che è per noi una rinascita, una nuova creazione: possiamo rinascere e diventare più bravi per l’amore che Tu hai avuto e hai per ciascuno di noi.
Nella storia della propria vita è difficile spiegare in poche righe quello che il Signore ha fatto. Oggi mi rendo conto che solo Lui poteva agire miracolosamente facendomi incontrare persone speciali e accendere quella fiammella che io pensavo spenta. Grazie Signore.